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Paolo Craxì
- Biografia
Nato il 26 luglio 1914 a Naso (ME),
si trasferì a Messina per svolgervi gli studi fino alla
Laurea in Medicina e Chirurgia, conseguita nell'ottobre del 1938.
Chiamato alle armi nel 1941, fu inviato come Ufficiale medico
sul fronte greco-albanese. Dopo l'armistizio, fu catturato dall'esercito
tedesco e rinchiuso in campi di concentramento fino al 1946.
Al suo rientro in Italia, scelse la carriera Universitaria sotto
la spinta di un grande Maestro dell'Anatomia Patologica, il Prof.
Filippo Battaglia.
Ternato nel concorso bandito dall'Università di Pisa, dal
gennaio del 1955 iniziò il triennio di Straordinariato
presso la Facoltà Medica di Sassari. In questa sede universitaria,
l'arrivo di Paolo Craxì diede un impulso fondamentale alla
ristrutturazione ed al potenziamento dell'Istituto, e rappresento
l'avvio della evoluzione verso una moderna Anatomia Patologica.
Trasferitosi a Palermo nel 1959, Paolo Craxì vi operò
senza soluzione di continuità come Professore Ordinario
di Anatomia Patologica fino al momento della morte, avvenuta improvvisamente
ed in piena attività il 14 gennaio 1988.
Egli fu docente di eccezionale efficacia per la grande esperienza,
la chiarezza della esposizione, la eleganza del dire e la sempre
puntuale attualità dei contenuti. La Sua produzione scientifica,
pregevole e largamente apprezzata, rispecchia la personalità
del Ricercatore ed i tempi in cui fu chiamato ad operare. La Sua
attività prese l'avvio dagli studi sui tumori rari delle
ossa, del pancreas, del tessuto cromaffine e delle meningi. I
Suoi interessi si spostarono successivamente sullo studio di specifici
settori della patologia umana e sperimentale. Fra le ricerche
che il tempo ha conservato intatte nelle loro caratteristiche
di validità ed originalità, vanno ricordate quelle
che riguardano la patologia dell'interstizio e gli studi sulle
glomerulonefriti acute sec. Masugi, che rappresentano ancora oggi
uno dei contributi fondamentali in tema di patogenesi di queste
forme morbose.
Paolo Craxì è stato un autentico Caposcuola, che
seppe accomunare alla costante, intelligente guida dei propri
allievi, sempre numerosi nel frequentare l'Istituto da Lui diretto,
doti umane di grande spessore. Due dei suoi allievi più
anziani, la Prof.ssa Rosa Maria Tomasino ed il Prof. Giuseppe
Campesi, sono attualmente Professori Ordinari di Anatomia Patologica
a Palermo.
Uomo di grande intelletto e di cultura umanistica profonda, fu
leale e generoso, e sempre schivo e riservato, senza nulla concedere
al gusto per la notorietà al di fuori degli ambiti accademici
o al desiderio di riconoscimenti ufficiali.
Gli sopravvivono la moglie, Maria Centonze, ed il figlio Antonio,
anch'egli medico e Professore Ordinario di Gastroenterologia presso
la Facoltà di Palermo.